COMUNICATO STAMPA
Abbiamo colto molti segnali di nervosismo e ciò conferma l’impressione di una generale incertezza sulle prospettive future. Per questo motivo, noi di Gente Comune scegliamo di impegnarci nella sola cosa che riteniamo sensata e concreta: spiegare, con i modesti mezzi che abbiamo e con il poco tempo rimasto, i contenuti del nostro programma e la totale distanza del nostro progetto politico – fondato sul metodo di governo partecipativo – da quello degli altri candidati. La “Partecipazione”, in campagna elettorale, viene proposta anche da altri candidati sindaco, ma siamo convinti che – magari in misure diverse – né Ruffini né Foglia siano sinceramente disponibili a realizzare un vero allargamento della base decisionale nelle scelte politico-amministrative. Tra tutti e due hanno governato tredici anni: come possiamo credere che proprio ora si siano convertiti ai metodi partecipativi?
Noi cittadini che abbiamo dato vita alla lista civica “Gente Comune”, nel caso in cui la nostra candidata Anna Cimarelli non dovesse andare al secondo turno, non abbiamo alcuna intenzione di appoggiare chi non ha interesse a portare avanti i contenuti del nostro progetto. In particolare, ci teniamo a chiarire che non c’è alcuna possibilità di vederci, al secondo turno, a fianco di Ruffini e tanto meno di Foglia. Chi di noi ha già provato a dare un contributo da “dentro “ il sistema sa bene che le energie da spendere sarebbero tantissime e i risultati purtroppo modesti. La città ha bisogno di altro. Occorre costruire un’alternativa, il che è una cosa molto difficile. Per questo riteniamo che si debba cercare di aggregare coloro che condividono le analisi e gli obiettivi, senza pregiudizi e ideologie: occorrono valori e qualità.
Infine, non riteniamo di avere alcun titolo per rispondere in merito alle decisioni del Partito della Rifondazione Comunista. Con loro è stato raggiunto un accordo ”blindato” sui contenuti del programma di governo. Sta ai loro rappresentanti chiarire la posizione che assumeranno se non avremo la possibilità di realizzarlo.
Gente Comune Tolentino
8 commenti:
appongo in questo spazio il mio commento al precedente intervento riguardante il programma,poichè in quell'area non mi è reso possibile farlo da "un amministratore del blog".
DELUDENTI.
la parola chiave non può che essere questa.
settimane a creare attesa intorno ad un programma valido,con idee innovative e creative,in grado di rilanciare una città spenta,in grado di differenziarsi rispetto al passato e ai soliti vecchi programmi…ma ancora una volta si è fallito.
quello che traspare da quelle scarne righe,scritte a mio parere frettolosamente e con scarsa competenza,è la solita e deprimerle solfa.
nulla di concreto,si procede con i soliti slogan che riecheggiano in ogni benedetta elezione.
animare il centro storico,spazio alle idee dei giovani,un’amministrazione vicina al cittadino,un ospedale migliore e pronto ad ogni emergenza..ma quali sono le idee concrete che metterete in atto per applicare nel concreto simili slogan?e’ tutto generico,generico,tremendamente generico!e deludente!ci siamo stufati noi cittadini delle solite idee generalizzate e banali!utilizzate solo per occupare poltrone!abbiamo bisogno di competenza!di qualcuno realmente in grado di risolvere i problemi!
e i fondi?!come li otterrete i fondi?dopo l’ultima finanziaria ancora siete li’ a parlare di ricerca di finanziamenti dalla provincia,o magari dalla regione…se non dall’Unione Europea…!l’UE finanzia progetti concreti,non slogan!altrimenti saremmo già tutti falliti da anni!Per non parlare delle aziende che dovrebbero apparire come “sponsor”…sponsor di cosa?dello slogan “spazio alle idee dei giovani”?!ma sapete quanto lavoro si nasconde dietro una sponsorizzazione aziendale?quanta competenza,precisione progettuale,accuratezza dei particolari e soprattutto necessità di alto,altissimo ritorno di immagine aziendale si nasconde dietro una valida sponsorizzazione o partnership di un’impresa in un progetto pubblico??!!
deludenti,davvero deludenti.
Marco
Considerando che il programma è esposto in sintesi mi ritengo abbastanza soddisfatto , almeno a livello propositivo; è ovvio, però, che i propositi devono essere poi realizzati e la cosa non si presenta affatto agevole, soprattutto perché, come esposto nel commento precedente, non è affatto semplice procurarsi fondi per realizzare quanto indicato a grandi linee nel programma (soprattutto se si attinge da Provincia, Regione o Stato).
Ho notato che non compare nel programma la parola “scuola”; nell'istituto che frequentano i miei figli noi genitori dobbiamo finanziare l'acquisto di carta per far pulire le mani ai bambini nelle varie attività e nel pranzo (solo un esempio). Questo per dimostrare che se non ci sono i soldi è duro per chiunque migliorare lo stato delle cose, in ogni settore; credo, però, che un'attenta gestione delle risorse (anche se scarse) possa contribuire ad ottenere qualche risultato in questo senso.
Ho apprezzato molto l'interessamento per la situazione del “nostro” ospedale (che va tutelato ad ogni costo) e per i nostri giovani (anche riguardo alla formazione ed alle prospettive di occupazione); condivido in pieno l'importanza da voi attribuita alla presenza di strutture sportive in ogni quartiere, perché credo che lo sport “sano” sia stato un po' bistrattato in questi ultimi anni ed è invece molto importante nella formazione dei nostri ragazzi.
In conclusione, la cosa fondamentale è che si possa sperare in una amministrazione lontana dalle ideologie politiche, che non ci riproponga il “teatrino” a cui assistiamo giornalmente al livello nazionale, formata da persone che “vivono” quotidianamente la nostra Tolentino, sperimentando sulla propria pelle i problemi reali che si vivono nella nostra città; in questo senso, ho apprezzato la presenza nella lista di operai, casalinghe, pensionati e studenti: forse mancherà un po di esperienza amministrativa (quella arriverà...), ma sicuramente non mancherà la consapevolezza dei problemi che si devono affrontare e, possibilmente, risolvere (anche commettendo qualche errore).
Buon lavoro a tutti.
Cristiano
PIU' MODESTIA
PIU' SERIETA'
PIU' RISPETTO
..NON ERAVATE INESPERTI, TANTI DI VOI NON LO ERANO.. ADESSO PERCHE' TUTTO TACE?
LA POLITICA COME VOCAZIONE
Si può decidere di fare politica attiva per molti motivi, alcuni nobili e altri un pò meno. Tra le motivazioni meno apprezzabili rientrano tutte quelle "interessate".
Chi crede di detenere la verità assoluta pensando che tutti gli altri siano una massa di cialtroni e arraffatori, magari lo fa in buona fede, ma sicuramente rappresenta solo la propria vanità e presunzione, non gli interessi del cittadino.
Chi si candida per trovare lavoro ai propri congiunti, per rendere edificabili terreni di sua proprietà, per affidare progetti e consulenze a se stesso o ai propri familiari, per far costruire mostri edilizi ai propri amici, dovrebbe avere la buona creanza di starsene a casa.
Chi non ha la più pallida idea di cosa sia un consiglio comunale, una delibera o una giunta dovrebbe studiare prima di arrischiarsi a fare delle figure tremende una volta eletto, con grave danno per se stesso ma soprattutto per chi lo ha votato. Non dico che siano meglio le vecchie volpi della politica, i boiardi di stato, i tecnoburocrati del palazzo, ma se non si è adeguatamente competenti queste persone che vorremmo combattere ci mangeranno vive!
Chi non si è mai impegnato nel sociale difficilmente avrà la sensibilità per ascoltare le problematiche altrui, per tentare di mediare i mille contrasti e incomprensioni tra il cittadino e chi lo amministra, per occuparsi con tutte le proprie forze di problemi che, è una cosa umana, sono del tutto avulsi dagli interessi (intesi come passione) del politico di turno.
Per sociale mi riferisco a tutta quella gamma di organizzazioni che opera senza alcuna gratifica economica: associazioni di volontariato, culturali, ambientaliste, onlus, etc.
Fare il politico è assimilabile ai mestieri di maestro, prete, infermiere: ci vuole una sorta di vocazione. Chi amministra deve annullare parzialmente se stesso per darsi agli altri. Questo purtroppo viene fatto in pochissimi casi, ma quei pochi hanno tutto il mio riconoscimento e avranno il mio voto alle prossime elezioni.
Coloro che si sono candidati per superbia, interessi personali, incapacità a riuscire in altri campi, avrebbero fatto meglio a rimanere a casa.
Saluti
Samuele Elisei
Come darti torto Samuel?
E' chiaro che poi solo chi fa può sbagliare.
La frase ormai nota, è di Paolo VI: «La politica è la forma più alta ed esigente della carità». Una frase che imbarazza, che fa impallidire chi della politica ne ha fatto un mestiere e non una missione. Ma è anche un monito per tutti coloro che credono di sbarazzarsi dell’impegno e dell’attenzione sociale liquidando tutto ciò che è politico come qualcosa di torbido.
Un saluto. NONGRADITODEM
Sono rimasto deluso da alcuni dei commenti precedenti perché forse non è chiara l'idea del progetto di DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA che è tra i primi punti del programma. Spero che i candidati consiglieri ed la candidata a sindaco spieghino a tutti cosa vuol dire BILANCIO PARTECIPATIVO.
Io ho capito che se questa nuova idea vince (perchè è il progetto che vince e non le persone per ottenere poltrone!) noi cittadini comuni potremo incidere maggiormente nell'attività politica cittadina.
Io non ho ancora avuto modo di leggere gli altri programmi ma, ripeto, in GENTE COMUNE c'è un'idea nuova di politica: PARTECIPAZIONE attraverso uno strumento concreto e cioè IL BILANCIO PARTECIPATIVO.
Saluti a tutti
NONGRADITOpincopallino, ma proprio te parli? ma mi spieghi quale alta forma di volontariato c'è nel tenere due assessorati contemporaneamente come fai te adesso? ma perchè non vai volontario in Somalia se vuoi fare della tua vocazione un vero modello? lascia perdere, diventi patetico.
Dunque il tema ricorrente di questa campagna elettorale, per alcuni, è rappresentato o dal tradimento di Foglia & C, oppure dalla fame di incarichi, dalla grande torta da spartire!
Il tradimento presuppone l'esistenza del tradito: c'è ancora un centro sinistra? Dove sono i DS?
Foglia & c se ne sono andati; gran parte della “ Officina “ è formata da DS; il capolista dei “ Comunisti italiani “ è DS; anche da “ Seri “ c’è qualche DS!
Un tradimento così ampio e diffuso apre molti interrogativi sulla castità del “ tradito “ !
E il centro sinistra dove è ? Rifondazione è fuori, l’ex assessore “ Cimarelli “ è contro Ruffini, gran parte del centro come della sinistra sono fuori: cosa rimane?
Nasce innanzitutto da queste due condizioni esplosive il progetto “ Foglia “ e non nasce neppure solo ora, bensì affonda nel tempo, in cinque anni di amministrazione segnati dalle risse, dalle divisioni, dal potere di interdizione delle componenti più strane e marginali. Si tratta di componenti che confondono lo sviluppo, la promozione degli interessi legittimi che rendono ricca una comunità con l’imbroglio, l’intrigo, la corruttela.
Possibile che 80 candidati, oltre coloro che dall’esterno sostengono questa esperienza, siano tutti offuscati da un ristretto clan di imbroglioni? Possibile che siano un branco di idioti?
E’ ora che dagli insulti si passi a valutare con serietà proposte, progetti, programmi, e soprattutto è ora che si metta mano ad una classe dirigente degna di questo nome, capace di dare risposte serie ad una città come la nostra; una classe dirigente che non si limiti a ruttare la propria mediocrità; in una parola una classe dirigente autorevole .
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